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UN CORDIALE BENVENUTO NEL SALOTTO VIRTUALE DEI CULTORI DELL'ICONOFILIA, LO STUDIO ED IL COLLEZIONISMO DEI SANTINI E DELLE ANTICHE IMMAGINI DEVOZIONALI





sabato 9 luglio 2016

ICONOFILIA-DEVOZIONE MARIANA-TRADIZIONE-CULTURA-STORIA: LA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO IN GENAZZANO-ROMA


Nel secolo XIV nella piccola città di Genazzano, non lontano da Roma, viveva una pietosa vedova chiamata Petruccia di Nocera, già ottantenne.
Signora di grande rettitudine e solida vita interiore, degna terziaria dell'Ordine Agostiniano, la sua eredità le bastava appena per vivere modestamente.
Petruccia era molto devota della Madre del Buon Consiglio, venerata in una vecchia chiesa di Genazzano.
Questa pietosa signora ricevette dallo Spirito Santo la seguente rivelazione: "Maria Santissima, nella sua immagine di Scutari, desidera uscire dall'Albania". 
Molto sorpresa da questa comunicazione soprannaturale, Petruccia si spaventò ancor più nel ricevere dalla stessa Vergine Santissima l'ordine espresso di edificare il tempio che avrebbe dovuto accogliere il suo affresco, così come la promessa di essere soccorsa in tempo opportuno.
Petruccia iniziò allora la ricostruzione della piccola chiesa
Impiegò tutte le sue risorse...le quali finirono quando le pareti avevano soltanto un metro di altezza. 
Ed ella diventò oggetto di scherno e di sarcasmi da parte degli scettici abitanti della piccola città, che la chiamavano pazza, visionaria, imprudente, antiquata. 
Affrontò fiduciosa questa difficoltà, così come Noè, di cui tutti si burlarono mentre costui costruiva l'arca.

Era il 25 aprile 1467, festa di San Marco, patrono di Genazzano.
Alle due del pomeriggio, Petruccia si incammina verso la chiesa, passando per il movimentato mercato in cui i venditori offrivano dai tessuti portati da Genova e Venezia fino ad un elisir dell'eterna gioventù, oppure un "potentissimo" liquore contro qualsiasi tipo di febbre.
In mezzo a questo tumulto, il popolo ascolta una melodia di rara bellezza, proveniente dal cielo
Si fa silenzio e tutti notano che quella musica proveniva da una nuvoletta bianca, così luminosa che offuscava i raggi dello stesso sole. 
Essa scende gradualmente e si dirige verso la parete incompiuta di una cappella laterale.
La folla vi accorre stupefatta, riempie la piccola stanza e vede la nuvola disfarsi.
Eccolo lì - sospeso in aria, senza nessun supporto visibile - il Sacro Affresco, la Signora del Buon Consiglio!

"Un miracolo! Un miracolo! - gridano tutti. Che gioia per Petruccia, quanto conforto per Georgis e De Sclavis quando poterono arrivarvi!... Era così confermato il superiore disegno della costruzione iniziata. 
Ebbe inizio, quindi, a Genazzano, un lungo e ininterrotto susseguirsi di miracoli e di grazie che Nostra Signora concedette in quel luogo.
Il Papa Paolo II, appena seppe di ciò che era accaduto, vi inviò due prelati di fiducia per verificare cosa fosse avvenuto.
Essi constatarono la veridicità di ciò che si diceva e testimoniarono, quotidianamente, innumerevoli guarigioni, conversioni e prodigi realizzati dalla Madre del Buon Consiglio
Nei primi 110 giorni dopo l'arrivo di Nostra Signora furono registrati 161 miracoli.

Nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio, nella piccola e bella città di Genazzano, si trova un affresco che ha più di sette secoli di esistenza

Fino ad oggi si ignora dove e da chi sia stato dipinto. 
Sarà stato un angelo il suo autore? Sarà venuto dal Paradiso? Sono domande osate. 

Si capisce che queste domande sorgano durante i secoli, quando si conosce la storia degli effetti prodotti da questa pietosissima immagine.
L'affresco crea l'impressione di essere stato dipinto da pochi giorni, anche se osservato da vicino. 
Tuttavia, si trova da 535 anni accanto alla parete di una cappella laterale della chiesa. Ancora di più: secondo quanto attestano i documenti, si mantiene sospeso in aria durante tutto questo tempo

È stato spostato da Scutari, in Albania, fino a Genazzano grazie ad un'azione angelica.
Così descrive questi avvenimenti soprannaturali uno dei più grandi esperti in materia:
"Portata da mani angeliche, si trovò (l'immagine") sospesa lì nella rustica parete della nuova chiesa, e con tre nuovi singolarissimi prodigi allora avvenuti. (...) 
Il celeste dipinto era sospeso per virtù divina a un dito dal muro, sospeso senza fissarsi su di esso; e questo è un miracolo, tanto più stupendo se consideriamo che la riferita immagine è dipinta con colori vivi su di uno strato sottile di intonaco -con il quale si è staccato dalla chiesa di Scutari, in Albania- così come per il fatto, comprovato tramite l'esperienza e le osservazioni fatte, che nel toccare la Santa Immagine, essa cede" (Fra Angelo Maria De Orgio, Istoriche de Maria Santissima del Buon Consiglio, nella Chiesa de'Padri Agostiniani di Genazzano, 1748, Roma, p. 20).

Nel XIX secolo, un rinomato studioso di questo celestiale fenomeno ha osservato:
"Tutte queste meraviglie (della Santa Immagine) si riassumono, infine, nel prodigio continuo che consiste nel ritrovare oggi quest'immagine nello stesso posto e allo stesso modo in cui fu lasciata dalla nuvola nel giorno della sua apparizione, alla presenza di tutto un popolo che ebbe allora la felicità di vederla per la prima volta. Essa si è posata ad una piccola altezza da terra, ad una distanza di circa un dito dalla parete nuova e rustica della cappella di San Biagio, e lì rimase, sospesa senza alcun supporto" (Raffaele Buonanno, Memorie Storiche della Immagine de Maria, SS. Del Buon Consiglio Che si venera in Genezzano, Tipografia dell'Immacolata, Napoli, 20 ed., 1880, p. 44).

Alla festa del Battesimo di Sant'Agostino e di San Marco, patrono di Genazzano, il 25 aprile 1467, intorno alle quattro del pomeriggio, una celestiale melodia inizia a farsi sentire nei più diversi angoli della città. 
Un grande numero di persone, riunite nella piazza del mercato, cominciano a chiedersi meravigliate da dove vengano i sublimi e affascinanti accordi. 
Ecco che una divina sorpresa si rivela davanti agli occhi di tutti: in mezzo a raggi di luce, una piccola nuvola bianca scende fino ad una parete della già citata chiesa, le cui campane cominciano a suonare fortemente e da sole. 
Prodigio ancora piú grande: all'unisono, tutte le campane della città suonano con energia.
Nel disfarsi lentamente dei raggi di luce e della nuvola, il bellissimo affresco che fino ad oggi si trova in quel posto può essere contemplato dal popolo, e da quel giorno non ha smesso di versare copiose e sensibili grazie, facendo giustizia alla preziosa invocazione di Madre del Buon Consiglio.

La notizia di un così straordinario avvenimento si sparse per tutta l'Italia come una saetta. 

Due giorni più tardi ebbe inizio una vera valanga di miracoli: un posseduto si liberò dai demoni, un paralitico cammino con naturalità, una cieca recuperò la visione, un giovane lavoratore morto da poco risuscitò...
Nei primi centodieci giorni, Maria del Buon Consiglio distribuì centosessantuno miracoli ai suoi fedeli devoti. 
Pellegrini di tutto il paese si spostarono per ricevere i benefici dalla Madre di Dio.

Davanti al Santo Affresco, una scena si ripete costantemente: Ella esaudisce in qualche modo tutte le richieste che Le sono rivolte. 

Nei dubbi, nelle perplessità o persino nelle privazioni, dopo un certo tempo di preghiera - maggiore o minore, dipendendo da ciascun caso - Maria Santissima fa sentire nel fondo dell'anima in difficoltà, il suo sapiente e materno consiglio, accompagnato da cambiamenti di fisionomia e di colorazione del dipinto. 
È indescrivibile, questo specialissimo fenomeno.
(Fonte: Rivista Araldi del Vangelo, Aprile/2002, n. 4, p. 24-25 e Aprile/2004, n. 28, p. 16 a 18)




Paola Galanzi

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